Il Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering, progettato ed erogato in lingua inglese al Politecnico di Milano nel Campus di Cremona, si propone di formare ingegneri operanti nel settore agro-industriale dotati di una visione sistemistica, ossia un approccio allo studio e alla implementazione di soluzioni applicative basato su una visione complessiva degli aspetti tecnologici degli elementi di filiera, sulla capacità di modellare e gestire le interazioni fra i vari componenti, supportati da conoscenze di base del settore.

Il Corso di Laurea Magistrale in Agricultural Engineering forma ingegneri specialisti in grado di affrontare la complessità dei sistemi della filiera agroindustriale e l’interdipendenza degli elementi critici correlati alla sicurezza del sistema agroalimentare quali: la pianificazione e gestione dei sistemi produttivi e di filiera, le tecnologie emergenti di supporto alla produzione, l’interazione con l’ambiente e il territorio.
Per farlo, il laureato utilizza competenze ingegneristiche trasversali sul sistema nel suo complesso, che gli consentono di orientare scelte strategiche con il supporto di figure più specialistiche, alle quali non si sostituisce.

Tali obiettivi formativi sono perseguiti nell’arco di 4 semestri, organizzati anche in relazione alla formazione della laurea di base dello studente.

Nel corso del primo semestre, gli allievi affrontano un percorso formativo differenziato in base al corso di laurea triennale di provenienza, al fine di acquisire le conoscenze indispensabili alla formazione specialistica dell’ingegnere per l’agricoltura. Gli allievi provenienti da un curriculum ingegneristico acquisiscono conoscenze di base legate alla produzione primaria animale e vegetale, alla biochimica e alla microbiologia. Gli allievi di formazione non ingegneristica acquisiscono conoscenze di base di tipo ingegneristico, legate ai fondamenti dell’automatica e dell’informatica, all’analisi matematica avanzata e alla fisica applicata. La differenziazione del primo semestre risulta indispensabile a formare per tutti gli allievi una base di conoscenze comuni. Per gli allievi con formazione ingegneristica, le conoscenze di base di ambito agrario sono essenziali a comprendere gli aspetti legati ai principi di produzione primaria e al loro impatto sulla sicurezza, per gli allievi di provenienza agraria, l’apprendimento di conoscenze e competenze ingegneristiche sono indispensabili a studi ingegneristici per la comprensione delle tecnologie per la “Smart Agriculture”.

Il secondo semestre del primo anno è dedicato all’apprendimento di conoscenze di area ICT, relative in particolare alle tecniche di automazione e robotica e ai metodi e applicazioni di Big Data Analytics, intelligenza artificiale e alle tecnologie per la tracciabilità, fondamentali per garantire la sicurezza alimentare. Fanno parte degli obiettivi formativi del secondo semestre anche conoscenze dell’area di ingegneria industriale applicate all’agricoltura 4.0, con particolare attenzione alle tipologie di veicoli e macchinari utilizzati in campo agricolo e alle problematiche collegate all’ elettrificazione della trazione e alla guida autonoma.

Il terzo e quarto semestre (secondo anno) sono dedicati al conseguimento degli obiettivi formativi di area industriale, ambientale e gestionale.

Durante il percorso gli studenti approfondiscono quindi diversi temi, raccolti per macroaree, sia dal punto di vista concettuale e metodologico, sia dal punto di vista implementativo e applicativo.
Le aree di competenza che caratterizzano il laureato in Agricultural Engineering sono relative a:

  • Scienze agrarie
  • Tecnologie per la Smart Agriculture
  • Agricoltura 4.0
  • Big Data analysis
  • Scienze e tecnologie Ambientali e Chimiche
  • Food science
  • Tecniche per la sostenibilità

Il laureato sarà in grado, da una parte, di realizzare o gestire sistemi risultanti dalla integrazione di componenti e di tecnologie anche molto diverse tra loro, dall’altra, sarà stato indotto ad acquisire una naturale flessibilità. Ciò gli consentirà di muoversi facilmente e rapidamente dall’uno all’altro dei settori applicativi nei quali l’automazione gioca un ruolo rilevante.

Il corso di Laurea Magistrale è connotato da un marcato carattere scientifico e tecnologico. L’obiettivo è quello di formare esperti in grado di comprendere l’evoluzione tecnologica e di contribuirvi, impiegando i risultati della ricerca per la progettazione di sistemi di automazione innovativi in contesti intrinsecamente multidisciplinari e in settori industriali altamente competitivi.

Il laureato di secondo livello dovrà quindi:

  • aver acquisito una buona padronanza degli strumenti matematici necessari all’analisi e alla progettazione di sistemi di automazione complessi;
  • aver maturato una conoscenza approfondita delle tecnologie e dei processi tipici di alcuni dei principali settori industriali nell’ambito dei quali l’automazione svolge un ruolo sempre più rilevante;
  • aver sviluppato la capacità di esplorare e valutare l’offerta e le tendenze di mercato nel campo della strumentazione e della componentistica di sistema, in vista di applicazioni innovative;
  • aver conseguito familiarità con le tecniche più avanzate di identificazione, analisi, simulazione, ottimizzazione e controllo di sistemi dinamici di ogni tipo, nonché la capacità di fonderle in modo efficace e creativo, adattandole ai connotati specifici dei problemi da risolvere;
  • aver coltivato l’attitudine al lavoro di gruppo e la capacità di far propri i principi e i metodi dell’organizzazione aziendale.